Da diversi giorni sta girando in rete una foto scattata ad un cartellone nell'area ristoranti tra i padiglioni dell'Expo 2015 rappresentante la cartina dell'Italia ed una dicitura che recita "Toscana, i borghi più belli d'Italia", la particolarità di quest'immagine è che nonostante il termine "Toscana" sia ribadito vicino alla regione evidenziata nella cartina, la regione evidenziata non è la Toscana bensì l'Emilia Romagna.
Inevitabili le polemiche scoppiate da ogni angolo del web che, accertato che non si trattasse di un falso, come affermato dal direttore de I Borghi che ha declinato la responsabilità ad un grafico che sta lavorando per Eataly, hanno alzato un polverone di commenti; chi grida alla superficialità e all'ignoranza chi punta il dito su scuola, politica ed istruzione.
Ma siamo sicuri che si tratti effettivamente di una gaffe? E' vero anche che non è il primo errore commesso in questa fase, basti pensare all'invito all'acquisto del biglietto, tradotto in inglese, presente nei cartelloni informativi dove è scappato un "but" al posto di un "buy" (si veda la Fig. 1 a fine articolo) prontamente sostituito.
Ma è proprio la grossolanità dell'errore ed il riscontro mediatico emerso che mi induce a ipotizzare la strada di un'attività di marketing ben studiata.
Che sia stata originata da I Borghi o da Expo stesso, il livello di pubblicità GRATUITA che ne è nato avrebbe richiesto cifre non indifferenti per poter essere realizzato attraverso i canali ufficiali e probabilmente non sarebbe neanche riuscito a penetrare in modo così capillare.
Consideriamo inoltre altri due fattori da non trascurare: che l'origine dell'errore possa essere attribuito al grafico di turno non è certo improbabile, ma che, in una fiera di questa portata, la responsabilità sia liquidata addossandola solo a lui lo è un po' di più dato che il grafico non è sicuramente lo stesso, per natura del suo ruolo, che ha l'ultima parola per l'approvazione del risultato finale. Inoltre la fiera non è ancora aperta al pubblico quindi a scattarla può essere stato solo un operatore Expo (che, per pari condizioni, di contro potrebbe anche essere stato un operaio del cantiere e non aver avuto alcun fine commerciale).
La mia pertanto è solo un'ipotesi che però, verificata o meno che sia, rispetta pienamente la famosa frase "Parlatene bene, parlatene male, l'importante è che se ne parli" e parlare di un evento a ridosso dell'inaugurazione dello stesso non può che giovarli... ed indirettamente anch'io, con quest'articolo che offre una visione diversa dalla massa dei media che ha riportato la notizia dell'errore, sto contribuendo ad avvalorare la mia stessa tesi.
Per concludere e spezzare una lancia a mio favore (evitando battute sul spezzarmela sulla schiena da parte di chi non sposa la mia visione), qualora venissi smentito e l'errore fosse stato spontaneo e non indotto da menti strategiche mi sento di rispondere con un bel "non volendo hai fatto una cosa intelligiente".
Di seguito l'altra immagine a cui ho fatto riferimento in precedenza nel testo:
Fig. 1 - Esempio di un errore nel testo di un cartellone esposto ad Expo 2015
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