Il colosso dei motori di ricerca ci comunica con un post sul suo Official Google Webmaster Central Blog un altro aggiornamento del suo algoritmo, oltre a quello recentemente discusso "Il Mobile-Friendly diventa un fattore di posizionamento su Google", stavolta per rendere più fruibili gli indirizzi delle pagine web visualizzati nei risultati di ricerca.
La finalità è quella di agevolare, solo su dispositivi mobili, la navigabilità da parte dell'utente e la sua conseguente interazione con la lista dei risultati di ricerca. A tal scopo, ciascuno di essi non presentarà più il classico url come siamo stati fin'ora abituati a vedere, Fig. 1 punto 1, bensì una versione ottimizzata in visualizzazione che evidenzia maggiormente il nome del sito rendendolo immediatamente identificabile e a seguire la struttura del link stesso in formato breadcrumbs (briciole di pane), Fig. 1 punto 2.
Fig. 1 - Versione deprecata (punto 1) e aggiornata (punto 2) degli URL nelle SERP di Google
Google fornisce inoltre due link da cui trarre gli esempi per apportare modifiche al proprio sito web, rispettiviamente per includere il nome del sito nei risultati di ricerca e per rendere strutturabili e digeribili le briciole di pane.
Personalmente credo che questo tipo di aggiornamento porti dei vantaggi tangibili a livello di usabilità su smartphone anche se, dando uno sguardo all'esempio presente nel primo link suggerito mi trovo in contrasto con quanto, spero erroneamente, presente nel tab Microdata (riportato a futura memoria nel codice di seguito), in virtù del fatto che il tag title ha già una funzione rilevante a livello SEO che non può esaurirsi semplicemente per lo scopo descritto in quest'articolo, i cui vantaggi purchè presenti non sono tuttavia paragonabili.
<head itemscope itemtype="http://schema.org/WebSite">
<title itemprop='name'>Your WebSite Name</title>
<link rel="canonical" href="https://example.com/" itemprop="url">
Direi pertanto che, limitatamente ai due esempi proposti nella pagina del Google Developers di cui sopra mi orienterei su quello JSON-LD.
Condivido pienamente il tuo dubbio sull'utilizzo del tag title come fonte per Google da cui recuperare il nome del sito. Quel tag è molto importante nelle pagine web contando che il suo contenuto è proprio ciò che appare come testo principale nei risultati delle ricerche su Google.
Credo quindi anch'io che sia un errore o al limite un esempio poco calzante, nonchè fuorviante, che fa un uso improprio del tag solo per far vedere come funziona il concetto principale dell'articolo.
Un altro colpo ai fianchi per i siti non ottimizzati per i dispositivi mobili. Da domani il posizionamento nei risultati di ricerca ne vedrà delle belle!