Il termine breadcrumbs, tradotto in italiano come briciole di pane, trae le origini dalla famosa fiaba di Pollicino (alcune traduzioni lo chiamano anche Buchettino) dove per evitare di essere abbandonato nel bosco lascia cadere a terra delle briciole di pane al fine di segnare il sentiero che percorso all'indietro lo avrebbe fatto tornare a casa.
L'idea applicata al web è pressochè la stessa in quanto le briciole di pane hanno, lato utente, lo scopo di orientare la navigazione sul sito web in questione per far capire la posizione corrente al navigatore e permettergli di tornare ai livelli superiori precedentemente visitati o comunque relativi alla pagina visualizzata.
Un esempio di breadcrumbs è evidenziato in Fig. 1, esse si trovano in tutte le pagine del mio sito ma nello specifico, per testare dal vivo quelle dell'esempio riporto il link diretto all'articolo da cui ho tratto la seguente immagine (Generare una stringa random in Javascript):
Fig. 1 - SEO - L'importanza delle briciole di pane (breadcrumbs)
Come appunto mostrato nella figura di cui sopra la pagina il cui titolo è "Generare una stringa random", appartiene alla categoria "Articoli" che a sua volta è una sottocategoria di "Javascript" la quale riferendosi ad un argomento di programmazione è a sua volta una sottocateforia di "Sviluppo".
Ma la cosa che è necessario precisare per ottimizzare le briciole di pane ed il loro utilizzo è il fatto che questo percorso non è statico ma, ad eccezione dell'ultimo livello (ovvero della pagina in cui siamo posizionati), tutti gli altri sono dei veri e propri link che portano alla relativa pagina di categoria. Pertanto ripercorrendo i passi all'indietro possiamo notare che cliccando su "Articoli" si giunge alla pagina di raccolta di tutti gli articoli in Javascript ed a quel punto la pagina "Articoli" nelle briciole di pane diventando la pagina corrente non sarà più un link mentre verrà mantenuto il percorso che la precede; cliccando invece su "Javascript" si accederà alla pagina di categoria contenente tutte le sottocategorie di Javascript per cui appunto "Articoli" ma anche "Guide" nel caso specifico. "Sviluppo" invece porterà al livello superiore massimo della categoria (escludendo l'Home Page che comunque può essere sempre raggiunta in molti modi ed il cui link è sempre e comunque il nome a dominio del sito web in questione) suddiviso a sua volta in "Articoli" (questa volta tutti gli articoli di "Sviluppo" per cui non solo Javascript ma anche ASP, jQuery, MySQL, ecc..) e lo stesso per le "Guide".
Il codice seguente mette in evidenza la struttura delle bredcrumbs come appena discusso:
<ul>
<li><a href="/sviluppo/" title="Sviluppo">Sviluppo</a></li>
<li><a href="/javascript/" title="Javascript">Javascript</a></li>
<li><a href="/javascript/articoli/" title="Articoli">Articoli</a></li>
<li><span>Generare una stringa random</span></li>
</ul>
Il mio blog ha una categorizzazione un po' particolare data la natura dei suoi contenuti e la possibilità di appartenere a categorie differenti pertanto le briciole di pane dei livelli più superiori cambiano leggermente logica, tuttavia la settorializzazione delle caterie può essere semplicemente più lineare e riportare sempre e solo la pagina corrente preceduta dalle varie suddivisioni del percorso (categorie) necessarie per giungerci.
Poco sopra, parlando dell'utilità delle breadcumbs, ho specificato "lato utente" lasciando intendere che le briciole di pane non servono solo ed esclusivamente per permettere al navigatore di orientarsi nel sito bensì hanno una buona incidenza anche lato SEO.
La motivazione per cui possono essere appetibili dai motori di ricerca, osservabile nel codice di esempio, è dovuta all'impatto che i relativi link interni hanno sulle categorie dei livelli superiori, le quali se strutturate con una logica a livelli non troppo profonda o dispersiva, e se supportate da contenuti di qualità, possono acquisire rilevanza a livello di posizionamento sui motori di ricerca.
Da considerare che le briciole di pane possono essere di supporto per quella tipologia di siti che non prevedono l'inserimento del titolo inteso come testo (non quello riferito al relativo tag) nella pagina. In questo caso può essere buona norma associare il tag H1 all'ultimo elemento del "sentiero", ovvero quello della pagina corrente che, non essendo un link come spiegato precedentemente, non risulterebbe più un elemento opzionale ma assumerebbe una rilevanza per i motori di ricerca che lo considererebbero come titolo per descrivere l'argomento principale della pagina.
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