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Cosa c'è alla base del nuovo algoritmo di Facebook

Facebook cambia algoritmo il 2015 lascia alle spalle EdgeRank

Facebook cambia algoritmo, il 2015 lascia alle spalle EdgeRank
March 22
07:482015

Incuriosito, negli ultimi mesi, da uno strano comportamento relativo al numero di visite ottenute dai post in alcune pagine che gestisco, ho deciso di indagare finendo per scoprire, direttamente sul sito NewsRoom di Facebook, che dal 2015 il social blu sta apportando modifiche al suo algoritmo di visualizzazione dei post.

Il motivo spiegato è dovuto al fatto che gli utenti si stanno sempre più lamentando dei contenuti offerti da Facebook da qualche maese a questa parte. Quello che la gente vuole, e per cui si collega al social network, è vedere in tempo reale nel News Feed cosa sta succedendo ai loro "amici" e non essere sommersa da contenuti promozionali.
L'algoritmo EdgeRank, se pur ancora valido per certi versi, svolgeva già il suo lavoro nel controllare e ponderare la visualizzazione di post in base all'interazione che essi ricevono, tuttavia non era evidentemente presente uno stretto monitoraggio per i post promozionali, ed è proprio su questo che si basano le nuove disposizioni con cui l'algoritmo deciderà quello che gli utenti dovranno vedere, semplicemente perchè, come emerso da un recente sondaggio, è proprio quello che gli utenti vogliono vedere.

Di contro è noto anche ciò che non vogliono ritrovarsi in bacheca identificando in alcuni post apparentemente organici dei tratti distinguibili che li rendono significativamente promozionali, come ad esempio messaggi che spingono all'acquisto di un prodotto o all'installazione di un'app, messaggi che spingono all'adesione a concorsi o quelli che riutilizzano il contenuto di un altro annuncio.

Detto questo non resta altro che correre ai ripari onde evitare che anche le nostre pagine cadano in trappola perchè viste come falsi positivi, e ancora una volta non mi rimane che consigliare un uso cognitivo del social (così come del web in generale), volto alla pubblicazione di contenuti di qualità e non a post ingannevoli o dal "guadagno facile" che stanno oggettivamente rendendo Facebook un contenitore di spazzatura pubblicitaria senza un filo logico.
Presumo inoltre che l'agoritmo non veda di buon occhio i post che rimandano sempre ad un singolo sito esterno, e qua ci viene incontro la regola 10-4-1 per stilare un piano editoriale qualitativo. Anche l'oraro di pubblicazione verrà meno dato che la priorità sarà data a tutt'altri fattori appena descritti.

Il rovescio della medaglia, economicamente a vantaggio di Facebook, è quello di spingere le pagine aziendali a pubblicizzarsi tramite le advertising a pagamento, che saranno a questo punto gestite con criteri più definiti e mostrate maggiormente a chi effettivamente può essere interessato al contenuto.


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Michele Pisani

Michele Pisani

Ho uno spiccato orientamento al problem-solving, se è troppo facile non mi diverto :)
Credo nella volontà e nel cambiamento perchè hanno fatto della mia passione il mio pane quotidiano.
Se devo descrivermi con una sola parola direi... "Concretezza", la mia stretta di mano è una garanzia.

1 Commento

  1. Sergio Wednesday, March 25, 2015 alle ore 00:24

    In effetti il vecchio algoritmo cominciava a fare acqua imbarcando post spazzatura alla soglia dello spam, era l'ora che prendessero provvedimenti.

    Rispondi a questo commento

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